Prima assoluta a Spoleto: rinasce l’opera incompiuta di Carpi e Strehler tratta da Kafka di Gian Mario Benzing
Con una preziosa ricostruzione, il Teatro Lirico Sperimentale fa rivivere «La porta divisoria», storico e tagliente lavoro commissionato dalla Scala nel 1957. Mai terminato, è stato ora completato dal compositore Alessandro Solbiati
Un brivido, ascoltare in prima assoluta «La porta divisoria», opera di Fiorenzo Carpi (1918-1997) tratta da «La metamorfosi» di Kafka, in scena in questi giorni, con gran successo e lunghi applausi, nella rassegna del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, al teatro Caio Melisso. La celebre vicenda di Gregor Samsa, che si risveglia tramutato in insetto mostruoso, è al centro di un’operazione di notevole pregio culturale, oltre che musicale, condotta dall’istituzione spoletina con la direzione artistica di Michelangelo Zurletti ed Enrico Girardi. Su libretto di Giorgio Strehler (l’unico mai scritto dal grande regista), l’opera venne commissionata da Victor De Sabata per il Teatro alla Scala nel 1954/57. Programmata via via in varie stagioni, per ragioni misteriose rimase incompiuta e non vide mai la scena.
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